martedì 17 giugno 2008

Sulla parodia.

Parliamo di un generere letterario molto particolare: la parodia.

La parodia può essere intesa come un acido: la si versa sulla superficie che si vuole corrodere e lasciamo che raggiunga il nucleo dell'opera o della storia di cui vogliamo occuparci e che lo divori. Al posto di esso rimane dunque uno scheletro, una specie di impalcatura vuota.
Per raggiungere tale scopo, la narrazione parodistica deve avere una conoscenza totale dell'oggetto su cui vuole agire. Deve sondarlo, perimetrarlo, esplorarlo in ogni suo aspetto, anche nei più piccoli.
Insomma, ci si deve creare una specie di Identikit.
Tale Identikit, però, non deve rimanere semplicemente fine a se stesso. Esso può aiutarci a scovare il punto dove si può "incidere" meglio e serve a comprendere la natura più profonda e oscura di esso.
Un esempio che abbiamo tutti quanti sotto gli occhi è Corrado Guzzanti.
Corrado Guzzanti è un attore ed un autore, in entrambi i casi straordinario.
Nel suo film Fascisti su Marte, immaginando una spedizione militare che intende colonizzare il pianeta rosso (che finalmente diventerà il pianeta nero XD), Guzzanti rimpolpa la nostra impalcatura, selezionando sistematicamente alcuni elementi del fascismo ed esasperandoli fino a renderli buffi e comici.
La dissezione chirurgica dei discorsi pubblici di Mussolini è un modo per approfondire meglio la storia del nostro paese e riflettere su di essa. La parodia ha dunque raggiunto il suo scopo: essa, infatti, è una narrazione di scoperta e conoscienza.

Corrado Guzzanti.


Un altro esempio è la parodia di Mike Buongiorno che Rosario Fiorello mette in atto nella celeberrima trasmissione radiofonica Viva Radio Due.
Sicuramente è una delle gag più comiche e divertenti degli ultimi anni. Ma perché è così divertente?.
Che cosa ha a che fare il Mike Buongiorno di Fiorello con quello reale? Apparentemente nulla. Il primo è collerico, odia i bambini, li tortura sadicamente, ed è uno stallone implacabile XD.
L'immagine del vero Mike Buongiorno è del tutto diversa: un gentlemen che rraramente alza i toni della voce e quasi mai si è sentito scadere nel torpiloquio.
Insomma sembrerebbe che la parodia di Fiorello si limiti a creare un Mike diametralmente opposto all'originale.
Non è così, invece.
Se fosse così non rideremmo tanto. Se i tratti della personalità di Mike Buongiorno che Fiorello tanto esaspera non fossero in già esistenti in lui (anche se in misura minore e quasi del tutto sopiti, ovviamente) non potremmo cogliere alcuna parentela tra l'originale e la parodia. Invece la parentela la cogliamo eccome: alcuni spettatori si spingno a dire che ormai il vero Mike Buongiorno e lo sciupafemmine che ascoltano alla radio.
Quindi quei tratti comuni esistono: Fiorello li ha saputi individuare, sotto la superficie, e anche noi, adesso che ce li hai messi sotto gli occhi, riusciamo a coglierli. Fiorello non fa altro che esasperare alcuni scatti d'impazienza in alcune puntate del quiz Genius trasformandole in furibonde ondate d'ira. Mike Buongiorno non è un ingenuo, infatti. É dotato di grande intelligenza. Un'intelligenza della quale egli, scaltro, si guarda bene dal fare sfoggio gratuito.Questo aspetto avrà certamente colpito anche Fiorello: c'era una contraddizione in quell'uomo, ingenuo per mestiere e furbo a telecamere spente. Era tempo di far esplodere tale contraddizione. Ecco che nasce la parodia.




Rosario Fiorello.



Mike Buongiorno. Allegria!


Dunque è questa la parodia: cioè la dissezione chirurgica e metodica degli elementi dell'immaginario collettivo dominante, volta al loro ridicolizzamento. Bisogna distorcerli a proprio piacimento per renderli comici e divertenti. É un'arma, in sostanza. Un'arma che può anche ridicolizzare il potere nel senso stretto del termine: potere politico o, peggio, dittatoriale.


Charlie Chaplin in una scena de "Il Grande Dittatore" (USA, 1940), film da lui diretto ed interpretato.

E, come sempre, alla prossima puntata!

2 commenti:

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Fascisti su Marte è bellissimo! Lo adoro. Quella parte in cui il tipo scappa colla mimimma è favolosa!
Bell'articolo. ;)

Lo Sparviero ha detto...

Grazie!
Non ricordo chi sia il narratore, però una cosa è certa: è bravissimo! Io non riuscirei mai a dire tante parole di seguito senza sbagliare, oppure morirei per mancanza d'ossigeno XD.