lunedì 9 giugno 2008

Basi per recitare e F. A. Q.

Sono stato incoraggiato dai "numerosi" frequentatori del blog a pubblicare questo secondo articolo sulla recitazione.
"Ma a me secca!!! Il blog è mio e ci faccio quel cazzo che voglio!!!"

Questa sarebbe stata una risposta più che legittima (scherzo, scherzo), ma visto che questo è un blog dedicato alla recitazione e al teatro mi sembrava giusto, almeno per i primi 999 articoli (sì, avete letto bene XD), spiegare le regole base della dizione e dare qualche consiglio ai miei aspiranti attori per fare in modo che possano esprimere tutte le loro potenzialità sul palcoscenico.
Per prima cosa voglio vare qualche piccolo chiarimento: questo blog non ha nulla a che vedere col film di Patrick Stettner con Robin Williams e compagnia bella, quella è "Una voce nella notte", mentre la mia è "La voce nella notte".
Detto questo possiamo finalmente parlare della recitazione.
Come ho già specificato nel precedente post, è importantissimo che vi sentano tutti e quindi dovete URLARE! E cazzo!
Un esercizio utile per alzare la voce è questo:
Due persone si mettono in una stanza abbastanza spaziosa (ma va bene anche il giardino/cortiletto di casa), non fatelo in un luogo pubblico o per le strade della città se non volete essere presi per pazzi XD.
Allora, uno dei due si mette a camminare, facendo finta di essere assorto nei propri pensieri. L'altro dovrà stargli incollato e seguirlo come un'ombra e deve iniziare a dire una frase qualsiasi come ad esempio "Non posso vivere senza soldi". La prima volta deve semplicemente sussurarla (Non posso vivere senza soldi), poi la pronuncia più forte, come quando si parla normalmente.
Insomma, alla fine bisogna procedere aumentando sempre di più il tono di voce fino ad arrivare al gran finale; cioè quando si urla con tutto il fiato che si ha in corpo: "NON POSSO VIVERE SENZA SOLDI!" cercando di risultare il meno possibile arrabbiati.

N.B: Il tizio che cammina non dovrà minimamente dare peso al "barbone", deve solo continuare a camminare come se niente fosse. Terminata la prima fase ci si scambia i ruoli e il giochetto ricomincia. Semplice, vero?


Questo può essere un ottimo esercizio per imparare a graduare la nostra voce per ogni esigenza.


Animo! Per farsi sentire non serve mica il megafono, eh!


Per la dizione:
Tanto per chiarirci, stai buttando il tuo tempo a leggere questo articolo se te ne vai a mangiare una bella pizza con gli amici e per salutarli te ne esci con un bel "BUONASCERA".
Ricorda che il nostro alfabeto ha ben sette vocali:
a
e
é
i
o
ò

u

Niente da segnalare per a, i, u, ma abbiamo due tipi di "e" e due tipi di "o".
Sto parlando di vocali chiuse o aperte che si differiscono per il diverso accento e per la pronuncia.
Dunque abbiamo "e" aperta, che rimane così, ed "e" chiusa (é).
Stesso di scorso per la "o".
Le vocali chiuse vanno pronunciate come se avessero l' h davanti e quindi diciamo he ed ho.
"Amhore" la "o" è chiusa come potete ben vedere.
Tuttavia le eccezioni sono molte ed elencarle tutte risulterebbe impossibile e poi nemmeno il mio maestro le conosce tutte. Ehi, cos'è quella faccina triste? Mica vi abbandono così, lettori! Per ogni evenienza o dubbio c'è sempre il vocabolario! Lì le parole sono sciritte con tutti gli accenti giusti.
Quindi non Ammore ma Amhore(scritto amòre), il suono delle vocali chiuse deve essere più basso e più grave.



Consultare il vocabolario è facile e divertente! XD.

Per alcuni, come me, è facile parlare bene e senza inflessioni dialettali; è una cosa naturale. Perciò capita raramente di sbagliare la dizione e si può recitare essendo completamente digiuni riguardo le vocali chiuse e aperte. Mi spiace, ma non ho deciso io che l'italiano diventasse la lingua più difficile del mondo!
Altri, invece, saranno costretti ad usare sempre il dizionario e a segnare sul copione le pause e le vocali chiuse o aperte, almeno all'inizio: una volta aquisita l'esperienza necessaria se ne potrà fare tranquillamente a meno :].

Concludo inaugurando questa nuova rubrica chiamata F.A.Q.

Frequently Asked Questions.
Ovvero.
Domande Poste di Frequente.

Vediamo quali sono le domande poste più di frequente!
Oggi, tra le tante domande da voi poste, lo staff de La Voce Nella Notte ha selezionato:

D: Ciao amico attore! Anche a me piace recitare, però i critici dicono che faccio schifo, mia moglie è scappata con un afroamericano super dotato, la mia compagnia teatrale mi ha cacciato via e io sono stato sfrattato. Non hai pietà per me?

R: No.

Alla prossima puntata con qualcosina per sciogliervi la lingua, un paio di dialoghi e monologhi per i principianti e la temutissima improvvisazione ;)!

P.S: Proprio così, caro fan di Harry Potter. Il video non era il trailer dell'ultimo film. Sono contento che tu ci sia arrivato.


2 commenti:

Federico Russo "Taotor" ha detto...

A dicembre ho visto il Pygmalion (di Bernard Shaw), e così come mi è capitato di vedere nel caso dell'Importanza di chiamarsi Ernest, ho notato che gli attori non solo gridano, ma fanno pure mosse esagerate, con le mani, coi piedi, con tutto il corpo. Certamente il teatro è del tutto diverso dal cinema. Allora mi chiedo, dev'essere così per il teatro, o solo per le commedie?

P.S. Con tutte le foto di megafoni disponibili su google immagini, peschi proprio quella colla pubblicità davanti? XD

Lo Sparviero ha detto...

Lol mi ispirava XD!
Comunque, sì; il teatro è ben diverso dal cinema. i veri attori sono quelli che si vedono a teatro. Un attore sul palcoscenico si gioca il tutto per tutto davanti al pubblico e in diretta, non può riprovare diecimila volte lascena come fanno gli attori del cinema.
Grazie di essere passato lol!